Locanda Biblioteca Tribaleglobale, via Capitolo 23 Onzo. Novembre/Dicembre 2024. Aperta tutti i giorno dalle 8 alle 22, ingresso libero. per info e visite guidate chiamate il n. +393348559850. L’evento è curato da Giuliano Arnaldi . Si ringrazia la Galleria Vico Spinola di Savona.

clicca qui per vedere le opere esposte. https://flic.kr/s/aHBqjBP2bP
Che Ansgar Elde avesse una corrispondenza intima con il gioco si capiva guardandolo negli occhi. Che considerasse molto seriamente il gioco si capisce dai suoi lavori. Istintivi, fantasmagorici ma estremamente accurati, senza “sbavature” estetiche o concessioni stucchevoli alla decorazione d’effetto.
Questa piccola serie di opere realizzate dall’Artista tra gli anni 80 e 90 del secolo scorso è una sintesi efficace del” mondo Elde”, tuttora apprezzato e valorizzato dai collezionisti, e custodito da Galleristi ed Associazioni come Il Bostrico di Albisola Marina e la Galleria Vico Spinola di Savona, da cui provengono le opere esposte. Recentemente è stata editata una interessante pubblicazione, Ansgar Elde e la danza della Materia, curata da Cecilia Nastasi per i tipi de Il Canneto Editore e presentata in occasione della Mostra ANSGAR ELDE, MONOTIPI, a cura di Cecilia Nastasi, per la Galleria Entr’acte di Genova.
Come sempre, l’esposizione di queste opere presso la Locanda Tribaleglobale di Onzo è occasione di dialogo, in questo caso “a tre”: Elde e Vandercam, – altro grande protagonista della stagione Co.Bra.A e poi Situazionismo – che già esposero insieme nel 1963 ad Albisola nella mostra chiamata “ Vuol dire”, presso la Galleria Pescetto di Albisola – , e alcune opere Katchina del popolo Hopi.
Il raro catalogo originale della esposizione sopra citata, che si tenne presso la Galleria Pescetto, è consultabile, ed è esempio illuminante di quanto Albisola abbia vissuto in quegli anni una stagione formidabile; presso quello spazio, Piero Manzoni scelse di esporre per la prima volta la sua “Merda d’Artista”… Elde era Albisola, Albisola era mondo…il muso del cavallo a dondolo diventato scultura è una piccola maschera africana, l’incipit del catalogo citato è un brano di Farfa…tempi, luoghi, linguaggi artistici profondamente diversi tra loro si allinearono naturalmente come in una fortunata – e purtroppo rara…congiuntura astrale, e i tipi come Elde seppero d’istinto entrare in sintonia…
Le opere di Elde furono tra i fiori più sontuosi ed insieme rigorosi del “Jardin d’Albisola”, ed a pieno titolo caratterizzano il “Jardin Situazionniste“ che è rinato nel Ponente Ligure, sempre più #arcipelagoculturale in un mare di bellezza.
Giuliano Arnaldi, Onzo 25 ottobre 2024

“ Ansgar Elde nasce nel nord della Svezia. Studia teatro e marionette a Braunscheing e danza coreografica a Stoccolma. Compie in diversi paesi i lavori più disparati tra i quali: inserviente di ospedale psichiatrico, costruttore di polene, guardiano d’api, fabbricante di mammut e cinghiali in cartapesta, scultore di modelli di mani in avorio, ma viene licenziato per la strana forma disarticolata che dà alle sue produzioni.
Nel 1964 riceve il prestigioso premio Copley Foundation Award Chicago.
Protagonista dell’Internazionale Situazionista, è considerato l’erede artistico del gruppoCO.BR.A.. Nel 1958 conosce a Stoccolma Aligi Sassu, che lo invita ad Albissola Marina; qui è ospite per due anni di Asger Jorn. È di quel periodo la collaborazione con Jorn per l’esecuzione del grande pannello ceramico de
stinato al liceo statale di Aarhus (Danimarca). Ad Albissola Elde si stabilisce partecipando al gruppo comprendente personalità provenienti da tutto il mondo: dall’Argentina Lucio Fontana e Carlos Carlè, dal Cile Roberto Matta, dalla Danimarca Asger Jorn, da Cuba Wifredo Lam e dalla Svezia appunto Ansgar Elde, e si unisce ai già presenti e noti: Agenore Fabbri, Emanuele Luzzati, Antonio Sabatelli, Aligi Sassu e altri. Ognuno porta esperienze e culture diverse ad arricchire il territorio e la cultura dell’arte italiana ed albisolese con nuove idee e creando il collegamento tra la ceramica e la pittura, che è uno dei grandi elementi innovativi degli anni sessanta. Ansgar Elde, pur viaggiando ed esponendo nei maggiori paesi europei, ha sempre mantenuto come suo riferimento fisso la città di Albissola, utilizzando il patrimonio che gli offrivano le fabbriche di ceramica come: Mazzotti, Poggi, Viglietti e sperimentando un’interessante e proficua “avventura di ricerca grafica” presso il “Bostrico” di Alfredo Meconi.
Opere di Elde si trovano nel Museo d’Arte Moderna dell’Avana a Cuba, in quello di Silkeborg in Danimarca, Halmstad in Svezia, Ixelles in Belgio, nella “Casa di Cultura Scandinava” a Parigi. Ad Albissola Marina è presente con una composizione ceramica sulla passeggiata degli artisti.” ( Wikipedia )
That Ansgar Elde had an intimate correspondence with the game was clear by looking into his eyes. That he took the game very seriously is clear from his works. Instinctive, phantasmagorical but extremely accurate, without aesthetic “smudges” or cloying concessions to decorative effect.
This small series of works created by the Artist between the 80s and 90s of the last century is an effective synthesis of the “Elde world”, still appreciated and valued by collectors, and preserved by Gallery Owners and Associations such as Il Bostrico of Albisola Marina and the Galleria Vico Spinola of Savona, from which the works exhibited come. An interesting publication, Ansgar Elde and the Dance of Matter, edited by Cecilia Nastasi for Il Canneto Editore and presented on the occasion of the Exhibition ANSGAR ELDE, MONOTIPI, edited by Cecilia Nastasi, for the Galleria Entr’acte of Genoa, has recently been modified. As always, the exhibition of these works at the Locanda Tribaleglobale in Onzo is an opportunity for dialogue, in this case “three-way”: Elde and Vandercam, – another great protagonist of the Co.Bra.A season and then Situationism – who already exhibited together in 1963 in Albisola in the exhibition called “Vuaol dire”, at the Galleria Pescetto in Albisola -, and some Katchina works by the Hopi people. The rare original catalogue of the above-mentioned exhibition, which was held at the Galleria Pescetto, can be consulted, and is an illuminating example of how Albisola experienced a formidable season in those years; in that space, Piero Manzoni chose to exhibit his “Merda d’Artista” for the first time… Elde was Albisola, Albisola was the world… the face of the rocking horse turned sculpture is a small African mask, the incipit of the catalogue cited is a passage by Farfa… times, places, artistic languages profoundly different from each other naturally aligned themselves as in a fortunate – and unfortunately rare… astral conjunction, and people like Elde instinctively knew how to get in tune… Elde’s works were among the most sumptuous and at the same time rigorous flowers of the “Jardin d’Albisola”, and fully characterize the “Jardin Situazionniste“ that has been reborn in Western Liguria, increasingly a #culturalarchipelago in a sea of beauty.
“Ansgar Elde was born in northern Sweden. He studied theater and puppetry in Braunscheing and choreographic dance in Stockholm. He carries out the most disparate jobs in various countries, including: psychiatric hospital attendant, figurehead builder, bee keeper, papier-mâché mammoth and wild boar maker, sculptor of ivory hand models, but he is fired for the strange disjointed form he gives to his productions.
In 1964 he receives the prestigious Copley Foundation Award Chicago.
A protagonist of the Situationist International, he is considered the artistic heir of the CO.BR.A. group. In 1958 he meets Aligi Sassu in Stockholm, who invites him to Albissola Marina; here he is a guest of Asger Jorn for two years. It is during that period that he collaborates with Jorn for the execution of the large ceramic panel destined for the state high school in Aarhus (Denmark). In Albissola Elde considers himself participating in the group including personalities from all over the world: from Argentina Lucio Fontana and Carlos Carlè, from Chile Roberto Matta, from Denmark Asger Jorn, from Cuba Wifredo Lam and from Sweden precisely Ansgar Elde, and joins the already present and well-known: Agenore Fabbri, Emanuele Luzzati, Antonio Sabatelli, Aligi Sassu and others. Each brings different experiences and cultures to enrich the territory and the culture of Italian and Albisola art with new ideas and creating the connection between ceramics and painting, which is one of the great innovative elements of the sixties. Ansgar Elde, while traveling and exhibiting in the major European countries, has always maintained the city of Albissola as his fixed reference, using the heritage that ceramic factories such as Mazzotti, Poggi, Viglietti offered him and experimenting an interesting and profitable “graphic research adventure” at Alfredo Meconi’s “Bostrico”.
Elde’s works are in the Museum of Modern Art in Havana, Cuba, in the Museum of Silkeborg in Denmark, Halmstad in Sweden, Ixelles in Belgium, in the “Scandinavian House of Culture” in Paris. In Albissola Marina is present with a ceramic composition on the artists’ walk.” (Wikipedia)
OU EST LE JARDIN?…/ANSAGR ELDE
Locanda Biblioteca Tribaleglobale, via Capitolo 23 Onzo. Novembre/Dicembre 2024. Aperta tutti i giorno dalle 8 alle 22, ingresso libero. per info e visite guidate chiamate il n. +393348559850.
L’evento è curato da Giuliano Arnaldi . Si ringrazia la Galleria Vico Spinola di Savona.