Kakemono, Forme parlanti, e accoglienti.

Kakemono (掛物). Il Kakemono  o più correttamente kakejiku (掛軸), è un rotolo dipinto e /o scritto con caratteri calligrafici tradizionali,  montato su seta o carta e destinato a essere appeso in verticale. È un elemento insieme decorativo e religioso  tradizionale,  che viene esposto nelle case giapponesi per un periodo limitato, spesso in occasioni speciali come la visita di ospiti o in linea con le stagioni. La parola kakemono significa letteralmente “cosa da appendere”. Il rotolo è composto da un’asta superiore con una corda per appenderlo e un’asta inferiore più pesante che funge da contrappeso per mantenerlo teso e farlo srotolare correttamente;  può essere un dipinto a inchiostro o acquerello o una calligrafia, e viene realizzata su carta o seta. Viene solitamente esposto in una nicchia rialzata della stanza principale, chiamata Tokonoma.

LE PARTI CHE COMPONGONO IL KAKEMONO 

TOMOBAKO (Scroll Box): contenitore in legno

JIKUSAKI (estremità del rullo)

HYOGU (supporto ): in Seta / Broccato o carta

Tecnica: Dipinto a mano su carta

HONSHI (Immagine) 

Tokonoma 床の間). La Tokonoma è una piccola alcova rialzata che si trova in ogni washitsu, la stanza arredata secondo la tradizione con tatami sul pavimento e kakemono ( pergamene ) alle pareti. Tutto è scelto con cura, e con estrema attenzione a non “mettere in vetrina” gli oggetti. Sono portatori di sacralità, e non devono svelarsi immediatamente  per la loro forma apparente, ma per ciò che essi esprimono. Per questo non c’è luce diretta, ma soffusa, affinché il fascino dell’oggetto derivi dal suggerito, dall’incompiuto, dall’inespresso, e quindi più ben più significativo in quanto l’opera  esposta rifugge dal dichiararsi apertamente. Occorre accennare ad alcuni concetti fondamentali nella cultura giapponese, ad iniziare dall’idea di bellezza, yūgen 幽玄, che definisce insieme la misteriosa e profonda armonia dell’universo e ciò che gli esseri umani provano davanti ad una simile immensità; i  caratteri kanji che significano yūgen  si discompongono in “幽” (yu) che significa “sottile” o “profondo” e “玄” (gen) che significa “mistero” o “oscurità”. Insieme, rappresentano una percezione di  bellezza o un’esperienza che viene intuita  ma non completamente alla portata di una completa comprensione o espressione. Altro concetto chiave, suggestivo e misterioso fin dalla sua espressione “alfabetica” , è la parola  mu” (), che essenzialmente significa “niente“. E’ usata raramente nelle conversazioni più comuni , se non come prima lettera di un espressione composta in kanji, come 無理 (muri): impossibile, irragionevole 無限 (mugen): infinito o 無数 (musuu): innumerevole. Parrebbe quindi una specie di “Alfa privativo” giapponese che determina il “non definibile” ( fonte https://selftaughtjapanese.com/2019/01/15/mu-無-the-japanese-word-that-means-nothing/ 

IL SIGNIFICATO SIMBOLICO DEI KAKEMONO ESPOSTI : forme parlati e accoglienti.

Come già detto, il valore simbolico di questi rotoli dipinti è fondamentale e caratterizza lo spazio sacro della casa ( Tokonama ) . La tradizione vuole che il Kakemono venga cambiato in relazione all’ospite che si riceve, affinché sia insieme un messaggio di rispetto verso il visitatore, a cui si adegua, e di presentazione dei padroni di casa. Questo delicata funzione comunicativa è affidata alla specifica iconografia dei singoli kakemono; infatti sia l’immagine, sia i caratteri calligrafici  evocano un preciso concetto. I nostri presentano questi elementi simbolico/alfabetici.

La gru del Giappone, o gru dalla corona rossa (detta Tancho in giapponese), è un animale iconico del Giappone. La specie è simbolo di lunga vita, felicità e buona fortuna. Da tradizione si pensa che la gru del Giappone viva per 1000 anni per trasportare le anime in paradiso.

Il primo origami che si impara è spesso quello della gru. Si piegano 1000 gru di carta e le si assemblano a ghirlanda per ottenere un oggetto porta fortuna di buon auspicio per i malati. Le gru sono anche simbolo d’amore e fedeltà poiché rimangono con lo stesso partner per tutta la loro vita.

Il Gallo ( carattere Kanji che definisce i polli )  オンドリ .Secondo la mitologia Shintoista, il Gallo (Tori) è l’animale che aiutò a far uscire la dea del Sole (Amaterasu) dalla caverna in cui si era nascosta lasciando la terra nelle tenebre, e per questo è considerato simbolo di benessere materiale.Il Tori-no-ichi o Fiera del Gallo è un mercato all’aperto tenuto a partire dal lontano periodo Edo, ogni anno a Novembre nel giorno del Gallo. Ma il Gallo è anche uno dei dodici segni zodiacali (Junishi) su cui si fonda il calendario orientale che in passato veniva combinato in Giappone al sistema Jikkan, dove i rispettivi animali erano attribuiti anche al giorno e all’ora. Questa scadenza si verifica proprio a novembre, 2 o 3 volte a seconda dell’anno, ogni 12 giorni. 

Il pesce, che nel nostro kakemono è rappresentato in un contesto calligrafico, ed in particolare la carpa koi è un potente simbolo di forza, perseveranza, coraggio e successo. Le sue virtù, come la capacità di nuotare controcorrente, lo rendono un simbolo di determinazione e capacità di superare le sfide, oltre che di longevità e buona fortuna. Le carpe sono anche associate ad altri significati, come l’amore, l’amicizia, la virilità e la protezione, e sono presenti in arte, decorazioni e tatuaggi. 

Il motivo dell’hōju (宝珠),  gioiello sacro simboleggia saggezza, prosperità e realizzazione dei desideri 

Qui trovate le schede informative di ogni opera.

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