Il mondo in una fessura / the world in a slot
Non chiamateli esquimesi, è un termine dispregiativo. Esquimesi significa “fabbricanti di racchette da neve”, e venne loro attribuito dai vicini Algochini . Loro sono Inuit, parola che letteralmente significa “ uomini” , e discendono dagli antichi Thule. Sono pescatori e cacciatori, sono pochi e abitano quella immensa distesa di di bianco che chiamiamo Groenlandia, dove il bagliore accecante del sole che si riflette su ghiaccio e neve crea fastidio e danni alla vista . La funzione degli “Iggaak“, “ o “inukhuk” – comunemente chiamati occhiali da neve – e’ garantire una rudimentale ma efficace protezione della retina, e migliorare la visione centrale del cacciatore eliminando la visione periferica. Sono tradizionalmente realizzati in legno galleggiante (soprattutto abete rosso), osso, avorio di tricheco, corna di caribù o, in alcuni casi, erba marina, e tagliati per adattarsi al viso di chi lo indossa. Una o più strette fessure orizzontali sono praticate nella parte anteriore. Gli Yupik li chiamano Nigaugek, ma sono pressoché identici per forma, materiale e funzione: semplici, essenziali e geniali, questi oggetti a volte sono “personalizzati” con iscrizioni che rimandano ad appartenenze claniche.
Le foto provengono da https://www.vintag.es/2021/11/inuits-snow-goggles.html
Don’t call them Eskimos, it’s a derogatory term. Esquimesi means “snowshoe makers”, and was attributed to them by the neighboring Algochini.They are Inuit, a word that literally means “”women”” and descended from the ancient Thule. They are fishermen and hunters, they are few and they inhabit that immense expanse of white we call Greenland, where the blinding glare of the sun that reflects on ice and snow creates annoyance and damage to the eyesight. The function of the “Iggaak”, “ or “inukhuk” – commonly called snow goggles – is to guarantee a rudimentary but effective protection of the retina, and to improve the central vision of the hunter by eliminating the peripheral vision. They are traditionally made from driftwood (especially spruce), bone, walrus ivory, caribou antler, or, in some cases, sea grass, and trimmed to fit the wearer’s face. One or more narrow horizontal slits are made in the front. The Yupik call them Nigaugek, but they are almost identical in shape, material and function: simple, essential and ingenious, these objects are sometimes “personalised” with inscriptions that refer to clan memberships.